ll bosco delle fate in cui vivono Oberon, Titania, Puck e gli altri personaggi è un luogo fantastico, proprio come quello che si trova nella mente e nella fantasia di ogni ragazzo e di ogni adulto che non sia cresciuto troppo; il bosco è un teatro, cioè un luogo dove tutto è possibile, in cui la realtà si svela attraverso la lentedella magia e del sogno.
Nella scenografia abbiamo voluto ricordare un pop-up, forma di libro tradizionalmente destinata ai ragazzi, in cui l’aprire delle pagine determina il costruirsi della scenografia sotto gli occhi del lettore. Per noi, questo è l’anello di congiunzione tra il teatro di oggi e le forme del teatro barocco; questo spettacolo vuole infatti rappresentare un viaggio all’interno di un genere teatrale tipico del Seicento – la semi-opera – in cui prosa, canto e danza concorrono alla rappresentazione della trama.
Ai cantanti, agli attori, ai danzatori chiediamo di farsi interpreti totali, di prestarsi completamente alle esigenze della rappresentazione. Ai nostri spettatori, dai più piccoli ai più esperti, chiediamo invece di lasciarsi sorprendere dagli scherzi di Puck, dalle battute dei comici, dalle danze delle fate per scoprire un mondo che, già dentro di loro, ci auguriamo vi resti sempre – almeno un po’ – anche quando saranno adulti.
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