“Il Matrimonio Segreto” è come una radiografia del tardo Settecento, ma va sezionato al fine di coglierne tutto il potenziale. In questo allestimento ciò si esprime attraverso un approccio estetico ben definito, in cui colori e forme stilizzati rappresentano lo sforzo di spingersi oltre la superficie, mentre le famose scenografie dipinte di Drottningholm sono usate al rovescio, per rendere evidente il funzionamento interno del teatro stesso.
Nel libretto si notano frequenti riferimenti agli organi e alle modificazioni delle funzioni corporee, in relazione all’espressione di sentimenti o alla rappresentazione di situazioni critiche. Nel Settecento la teoria degli umori era considerata un criterio per classificare caratteri, temperamenti e personalità, mentre cresceva l’interesse per l’anatomia e lo studio del corpo in quanto meccanismo.
Il Conte Robinson è il personaggio che maggiormente fa riferimento alla teoria degli umori. E’ una figura in qualche modo misteriosa: Conte, probabilmente inglese. Perché il librettista gli avrebbe dato un nome inglese? Il libretto è ispirato alla celebre commedia inglese “The Clandestine Marriage” di Colder e Garrick, ma più in generale Londra era la capitale della moda e della cultura, fuori dall’Italia. La Scozia era alla moda, mentre cresceva il prestigio dell’Edinburgh Medical College per gli studi anatomici. … Per questo, acquisire un genero inglese, o scozzese, sarebbe stato ugualmente à la mode per Geronimo, e ancor di più se questi fosse stato un famoso dottore!
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