Il nostro Così fan tutte è incentrato più sul tema della libertà di scelta che su quello tout court dell’infedeltà. Dietro lo scherzo attuato da Ferrando e Guglielmo ai danni delle loro fidanzate – quella specie di gioco dei quattro cantoni in cui in palio c’è il cuore – non c’è soltanto il parere cinico di Don Alfonso sulla presunta infedeltà connaturata nelle donne; ci sembra piuttosto  di vedervi un’occasione data ai quattro protagonisti di gustare il sapore della libertà. Così fan tutte è la storia della crescita di questi giovani attraverso l’itinerario dettato dalle “necessità” di quel cuore che, lasciato libero di scegliere, li porta ad innamorarsi veramente e a scoprire la profondità delle passioni e dei sentimenti. Di fronte alla possibilità di essere liberi, i protagonisti dell’intreccio reagiscono in modo assai diverso: Ferrando e Guglielmo scoprono la parte migliore di sé e diventano seduttori affascinanti, spigliati, spiritosi, attenti ed appassionati, mentre di fronte al tradimento saranno rispettivamente adddolorato ed infuriato. Dorabella prova un’ebbrezza quasi istantanea e reagisce con entusiasmo, travolgendo anche Fiordiligi, che invece ha paura della libertà e tenta in ogni modo di resistere.   La scena è una gabbia, o una voliera per uccelli, che rappresenta la casa e l’universo di Fiordiligi e Dorabella,  prigioniere delle convenzioni sociali e di relazioni stereotipate. Mentre il cuore dei personaggi si apre ai nuovi sentimenti, anche la gabbia si apre fino a rappresentare una specie di “città ideale”, un universo in cui i percorsi sono liberi, scelti dall’individuo e non determinati dalle convenzioni. I ragazzi che cantano dalla platea saranno il coro dell’opera – complice di Don Alfonso con cappelli militari, ghirlande di fiori e torte nuziali da realizzare in classe – e canteranno con lo stesso Don Alfonso nei punti più salienti dell’opera, compiendo così insieme ai protagonisti l’itinerario del cuore dalla gabbia alla libertà.
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